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DenominazioneChiostri dei Secolari e di San Simeone
Altre denominazioni
ComuneSan Benedetto Po
Località
IndirizzoPiazza Teofilo Folengo
Mappa
GeoreferenziazioneEst: 1651976.5541, Nord: 4989465.9817, Quota s.l.m: 18 mt
CollocazioneNel centro abitato, distinguibile dal contesto
DiocesiMantova
Ambito tipologicoArchitettura religiosa e rituale
Definizione tipologicaChiostro
Ambito culturaleMaestranze lombarde
Notizie storicheCostruzione - Intero bene
Prima fase di costruzione del monastero
Bibliografia, XI

Costruzione - Scalone
Realizzazione dello scalone che collegava il chiostro dei secolari all'appartamento dei principi.
Bibliografia, XVII

Restauro - Intero bene
Intervento di restauro al portico est, con sostituzione di alcune colonne, dei capitelli, dello zoccolo e dei tiranti.
Sito web di Lombardia Storica, XX

Restauro - Chiostro di San Simeone
Intervento di restauro al chiostro di San Simeone, finalizzato al ripristino e consolidamento delle murature originarie e delle fondazioni, nonché al rifacimento dei serramenti.
Sito web di Lombardia Storica, XX

Costruzione - Intero bene

, XV

Preesistenze
  • Fondazioni della sala del Capitolo
    Resti della basilica romanica e delle tombe degli abati
Impianto strutturaleL’architettura, suddivisa in due parti (chiostro dei Secolari e chiostro di S. Simeone) è costituita da una serie di corpi, disposti su un paio di livelli, che si affacciano su cortili porticati. Le strutture verticali sono in mattoni pieni e sono internamente per la maggior parte intonacate, mentre all'esterno alternano porzioni a vista con parti intonacate o rivestite da affreschi. Le strutture orizzontali risultano invece costituite da solai lignei e volte di vario tipo. La struttura della copertura, non ispezionabile, si può supporre essere stata realizzata sia con capriate che con travatura su muri. L'intero bene è infine caratterizzato da un ricco apparato decorativo che comprende affreschi, stucchi, statue, camini e decorazioni plastiche.
Descrizione
Nel chiostro dei Secolari si individuano almeno tre fasi costruttive. La prima forse anteriore al XV secolo, alla quale vanno ricondotti il lato meridionale e un tratto del piano terra del lato settentrionale (con il chiostrino dell’abate, ora occupato dallo scalone seicentesco che in origine introduceva al palazzo dell’abate); la seconda databile intorno al 1475, che comportò il collegamento dei corpi preesistenti con i portici attuali e la costruzione di corridoi con finestre rettangolari sopra i portici occidentali e settentrionali, e infine la terza del 1674 (epoca, tra l’altro, di costruzione dello scalone), in cui si edificò un corridoio anche sopra il portico orientale e si ampliarono tutte le finestre del chiostro, decorandole con stucchi barocchi. Quanto all’utilizzo, il piano terra dei lati occidentale e meridionale era destinato a foresteria per l’accoglienza dei poveri e dei pellegrini, mentre il piano superiore agli ospiti di maggiore importanza. I restauri hanno inoltre rivelato importanti affreschi nei due saloni a piano terra del lato meridionale: il primo reca un grande Trigramma di San Bernardino (JHS) al centro della volta a ombrello, mentre il secondo era dominato da una grande Crocifissione con sei santi, dipinta in monocromo verde. Dal Chiostro degli Abati attraverso lo scenografico scalone seicentesco, si accede al Museo della Cultura Popolare Padana. Il piano superiore del chiostro di San Simeone era occupato dall’antica infermeria, dalla biblioteca e dalla dimora dell’abate, nonché dalle celle-dormitorio dei monaci. Al pianterreno si trovavano invece le celle per i monaci di passaggio, la cantina, la sartoria e la calzoleria. Il chiostro, in stile tardogotico, assunse l’aspetto attuale fra il 1458 e il 1480, allorquando si completò anche la decorazione a fresco nei sottarchi dei portici, con tondi all’interno dei quali sono dipinti busti di vescovi benedettini in stile tardogotico (su questo strato vennero poi dipinti nel secondo Cinquecento i busti dei papi). Risalgono infine al XV secolo gli affreschi con le Storie di San Simeone nelle lunette del chiostro, attribuibili a pittori forse di scuola fiamminga. Al primo piano è oggi situato il Museo della Cultura Popolare Padana (attualmente chiuso per restauri).
Strutture di orizzontamento
  • intero bene
    volta - -
  • intero bene
    volta - -
  • intero bene
    volta - -
  • intero bene
    volta - -
  • intero bene
    solaio - -
  • intero bene
    volta - -
  • scalone di rappresentanza
    solaio - -
  • intero bene
    volta - -
  • scalone di rappresentanza
    volta - -
Pavimentazioni
  • intero bene - in cotto
  • intero bene - in battuto di cemento
  • intero bene - in ceramica
  • intero bene - calcare di Verona
  • intero bene - in graniglia
  • chiostri - ammattonato in cotto
  • intero bene - marmette alla veneziana
  • intero bene - linoleum
Elementi decorativi
  • esterno - cornice finestra (Intonaco) - Cornici con modanature e timpano curvo
  • esterno - fascia marcadavanzali (Intonaco) - Cornice modanata
  • esterno - cornicione (Intonaco) - Cornice modanata
  • esterno - fascia marcadavanzali (Intonaco e laterizi) - Cornice modanata con archetti pensili
  • esterno - cornicione (Intonaco e laterizi) - Cornice modanata con archetti pensili
  • esterno - rivestimento (Intonaco) - Finto bugnato in corrispondenza del piano terra
  • esterno - balaustra (Materiale lapideo naturale) - Elementi seriali
  • esterno - cornice finestra (Intonaco) - Finestra inginocchiata
  • esterno - cornicione (Intonaco e laterizi) - Cornice con modanature e dentelli
  • esterno - timpano (Intonaco) - Cornice modanata
Iscrizioni, lapidi, stemmi
  • Chiostro di San Simeone - lapide
    lapide rettangolare con estremi modanati
    BENEFATTORI 1901 GHIDELLI CAROLINA 1916 ZAPPELLI BORTOLO 1917 GARATTI GIACOMO 1918 PANZANI LUIGI 1918 X.Consorzio FOSSA MADAMA 1919 CAVALLETTI PAOLA V.va Bonafini 1922 CAVICCHINI LUIGIA Vva ANGELI 1923 VOLPARI CLEMENTINA V.va A.ngeli 1926 ANGELI GRAZIETTA V.va SISSA 1926 BALDACCHINI AMOS 1928 FERRO IDEO 1931 SCARAVELLI ACHILLE A.
  • Chiostro di San Simeone - lapide
    lapide rettangolare decorata con motivi geometrici e floreali
    A GIULIA CAMPANA MADRE DILETTA DELL'INSIGNE EDUCATORE E FILANTROPO PROF. ANDREA PINI CHE VOLLE CON GENEROSO DONO IN QUESTO O.P. RICORDARE ED ONORARE
  • Chiostro di San Simeone - lapide
    lapide rettangolare
    CON GRATITUDINE ED AFFETTO E' RICORDATA ESTER ARNAUD CHE AI POVERI DI QUESTO COMUNE IL COSPICUO SUO PATRIMONIO LASCIAVA FULGIDO ESEMPIO DI CARITA' 6 - 10 - 32 - X
  • Chiostro dei Secolari - lapide
    lapide rettangolare
    SALVA DOMO AUGUSTA / SALVA REPUBLICA/ANNO M DCC XXXVIIII DEUS INSIGNE MONASTERIO N / FAMILIAQUE UNIVERSAE ACCESSIT ADITU ET PRAESENTIA / MARIAE THERESAE KAROLI AUG MATRIS POPULORUM / QUAE ITINERE IN ETRURIAM SUSCEPTO AD NOS / IDIBUS IANUARIIS MERIDIATUM DIVERTENS CUM MAGNO / DUCE FRANCISCO VIRO SUO ET KAROLO FRATE EIUS PROPITIA / SUCCESSIT HOSPITIO INDULSIT / MATRIS AUGUSTAE HONORES CUMULAVIT ANNO M DCC LXXXX / PRINCEPS INDULGENTISSIMUS FERDINANDUS PRAESES PROV/AUSTR TRANSP PRAEF NUMER IN ITALIA TENDENTIUM / QUI FRATIS FILIOS FERDINANDUM KAROLUM / LEOPOLDUM IOSEPHUM NOBILISSIMOS PUEROS AD PATREM/IN GERMANIAM EX ETRURIA PERGENTES III NON MAIAS/IN MONASTERIUM TANTAE PROLIS CORONA GESTIENS/DEDUXIT/RURSUM NONIS MAHS CUM BEATRICE ATESTINA FELICISSIMA/CONIUGEM REGINAM MRIAM ALOISIAM REGIS KAROLI/CATHOLICI F D N REGIS LEOPOLDI UXOREM FILIASQUE /EIUS MAR ANNAM MAR CLEMENTINAM MAR AMALIAM/REGIAS PUELLAS IN HOSPITIUM OCCURRENS INVITAVIT/ACCEPIT AUCTOR IDEM REGINAE PIENTISSIMAE
  • Museo - iscrizione
    lapide rettangolare
    UTROBIQ. PERFECTUM SALUTIS ANNO MDC LXXIV DEO. OPT. MAX. FAV D. I. A. A. A. G.
Autore
    Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
    Bibliografia
      Info compilazione2012
      Gianmarco Cossandi
      Funzionario responsabileRenata Salvarani
      Fa parte diAbbazia di Polirone - complesso
      Aggiornata al08/12/2012
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